Narra la leggenda che Adelasia, figlia di Ottone I di Sassonia imperatore del Sacro Romano Impero, si fosse innamorata perdutamente di Aleramo, un giovane coppiere di corte.
Contrastati dall’Imperatore i due amanti decisero di fuggire dalla Germania e raggiunsero la Liguria dove si nascosero in una bella baia con poche case di pescatori.
Come sempre in questi casi non manca il lieto fine: grazie al valore e al coraggio dimostrati in battaglia da Aleramo e grazie alla mediazione del vescovo di Albenga, quando Ottone scese ad Albenga si riconciliò con la coppia. Là dove Adelasia e Aleramo si erano stabiliti sorse poi una città che in onore della principessa fu chiamata Alaxia che divenne poi Alassio.
Questa è la magica e fantastica leggenda legata alla nascita di Alassio. In realtà il centro di Alassio nacque intorno all’anno Mille quando i primi abitanti scesero dalla collina e si insediarono vicino alla spiaggia approfittando forse di un momento di tregua nelle incursioni saracene.
Con il trascorrere degli anni si svilupparono sempre più le attività commerciali perché le barche stazionavano nelle baia ben riparata per scaricare e caricare le merci che venivano stivate nei magazzini che affacciavano nei numerosi carruggi.
La crisi cominciò tra il Sei e il Settecento quando le rotte commerciali si spostano altrove e la minaccia di Napoleone creò disagi.
Nell’ottocento Alassio è di nuovo un modesto borgo di pescatori e molti abitanti sono costretti a cercare lavoro nelle tonnare sparse nel Mediterraneo.